INIZIARE UN ALLEVAMENTO ELICICOLO

Passo per passo

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  1. d1a2n3i4e5l6e7
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    In questo thread vorrei parlare delle cose da fare quando si inizia un nuovo allevamento, cioè tutti i passi da fare in ordine di tempo. Per esmpio la domada di inizio attività si deve fare prima o dopo che abbiamo costruito l allevamento? perchè nella prima ipotesi quando verrebbero a fare il sopralluogo per la certificazione dell allevamento e non fosse certificabile cosa bisognerebbe fare smantellare tutto? iniziamo con queste prime domande cosi cerchiamo di chiarire le idee ai neofiti che vogliono iniziare quest attività io in primis.. :alienff:
     
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  2. sgatta
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    Io ho fatto la DIA alimentare ma non ho visto nessuno,penso che non sono obbligati a venire.
     
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  3. d1a2n3i4e5l6e7
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    Quindi niente neanche un controllo della sede dove si svolge l'allevamento, e come ti certificano la produzione? :alienff:
     
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    Lumaca Madonita - L'eccellenza non ha fretta

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    Devi fare la DIA al comune e una copia portarla all'ufficio USL del tuo comune e loro verranno a certificare il tuo allevamento. Questo ovviamente dopo averlo realizzato..

     
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  5. d1a2n3i4e5l6e7
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    Capito Davide, solo che sgatta diceva che a lui non è andato nessuno a certificarglielo!!ps. ti chiamo domani per quel fatto ok!?! :alienff:
     
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  6. sgatta
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    Veramente il comune mi ha protocollato la mia richista di DIA alimentare e una copia l'ha portata alla ASL,se non sono venuti a certificare l'allevamento..... non e' un problema mio.....io sto in regola,mi manca da fare la partita iva e sto apposto.
     
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  7. d1a2n3i4e5l6e7
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    Ok sgatta hai ragione, sono problemi suoi se tu hai fatto quello che si deve fare. Riguardo alla partita iva sono interessato anche io, mi sto informando un pò e penso farò la partita iva agricola visto che sto iniziando ora e non vorrei spese assurde, cosa ne pensi della partita iva agricola?
    dice questo:

    •sono esonerati dal versamento dell’imposta e da tutti gli obblighi documentali e contabili, compresa la dichiarazione annuale, i produttori agricoli che hanno realizzato, nell’anno di esercizio,un volume d’affari non superiore a €.2.582,28 ( precedenti 5 milioni lire)
    •elevato a €.7.746,85 ( precedenti 15 milioni di lire) per i produttori agricoli che esercitano la loro attività esclusivamente nei comuni montani con meno di 1000 abitanti e nelle zone con meno di 500 abitanti ricomprese negli altri comuni montani individuati dai rispettivi regolamenti legislativi regionali.

    È importante quindi verificare se la sede legale della propria azienda e quindi l’esercizio esclusivo della propria attività ricade nel territorio di un comune o zona montana con queste caratteristiche. I soggetti esonerati devono conservare le fatture per dieci anni, numerando progressivamente le fatture di acquisto e le autofatture di vendita (Nota bene: in queste ultime deve essere applicata l’aliquota IVA di compensazione pari ad un importo del 9%, nel caso di cessione a terzi di miele).
    Se si superano i limiti, a partire dall’anno successivo, cessa l’applicazione del regime di esonero e si rientra nel regime speciale IVA per i produttori agricoli. Ricordiamo che il volume d’affari deve essere costituito per almeno due terzi da cessioni di prodotti agricoli compresi nella prima parte della tabella A allegata al DPR sull’IVA n. 633 del 1972. :alienff:
     
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  8. sgatta
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    Pensavo che se si superano 7000 euro di fatturato bisogna segnarsi alla camera del commercio e tenere un registro di entrate e uscite mentre se non si supera questa cifra si c'e' la sola spesa della partita iva comunque a marzomi vado a documentare da un commercialista.
     
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  9. d1a2n3i4e5l6e7
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    Da quello che ho capito sei esonerato dalle spese almeno che non si supera la soglia dei €.7.746,85 in questo caso si passa a un altra categoria in cui non sei più esonerato e quindi hai alcuni obblighi quindi spese!! :alienff:
     
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  10. sgatta
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    Sicuramente e meglio non superare quella soglia,pensavo ad una cosa,pensa un po se uno si sbaglia a fare fatture e sfori quella siglia di qualche euro,quanti soldi si prende lo stato?la meta',il 20% o il 9%......pensa,mesi di lavoro per lo stato,qui viviamo anche nel medioevo quando il contadino doveva portare i suoi raccolti al re..... :D
     
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  11. d1a2n3i4e5l6e7
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    Dare i soldi allo stato è l'ultima delle mie aspirazioni!! :lol: :alienff:
     
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  12. lumacodromo
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    CITAZIONE (d1a2n3i4e5l6e7 @ 22/2/2010, 22:39)
    Dare i soldi allo stato è l'ultima delle mie aspirazioni!! :lol: :alienff:

    Penso che siamo unanimi in questa affermazione,il socio passivo pretennde sempre la quota senza lavorare...
     
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  13. machimel'hafattofare
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    Io sò che noi come produttori non siamo tenuti a fatturare nè a fare scontrini.Se ce lo chiedono possiamo farli ma non siamo obbligati e credo che quello che si deve denunciare è la quantità prodotta più che gli introiti.Non possiamo vendere direttamente al pubblico al di fuori della nostra proprietà a meno che non siamo coltivatori diretti ed abbiamo tutte le autorizzazioni necessarie.Le tasse che si pagano vengono scalate dal rimoborso irpef annuale e sono circa il 10%.
     
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  14. ilgipeto
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    Strano non devi nemmeno registrare le vendite nel registro corispettivi, per quello che ne so io in agricoltura è obbligatorio, meglio dire, sarebbe...
    daniele
     
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  15. sabino_72
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    Buon giorno,sono un neofita nel ramo ma intenzionato ad iniziare un allevamento,mi trovo in romania,dove adesso ancora abbiamo la neve,e di notte meno 2 credo il peggio e' passato,ho letto che s inizia da febbraio in italia,qui non era possibile,cosa mi consigliate?
    se inizio ad aprile riesco ad essere nei tempi di produzione?
    Il tutto vorrei farlo sotto stretto controllo di un allevatore italiano,produzione in terra rumena,prodotto italiano,
    qualcuno gentilmente mi potrebbe affiancare su questo progetto con pareri e consigli?
    ve ne sarei profondamente grato di cuore...
    distinti saluti sabino
     
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35 replies since 22/2/2010, 14:08   2860 views
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